CACCIA ALLA VOLPE A CAVALO
SIMULATA
Il casale di castello Gallelli, è anche la Club House dell’unico Circolo per la caccia alla volpe simulata a cavallo nel meridione d’Italia. Il Club Calabrese, fondato il 13.01.2006 dal barone Ettore Gallelli di Badolato, con statuto notarile del notaio Paola Gualtieri, è un gentleman club di natura equestre, che tra le sue attività si propone quindi di:
1-tenere vivo il culto della tradizione cavalleresca.
2-valorizzare il territorio attraverso battute di caccia alla volpe a cavallo.
3-offrire agli ospiti (cavalieri) dell’agriturismo una divertente battuta di caccia alla volpe a cavallo.
Fin dal medio evo, i tornei, le giostre, e le cacce in generale derivavano tutte dalla necessità dell'aristocrazia di mantenersi in allenamento a cavallo in tempo di pace, per non essere impreparati nell' eventualità di una guerra.
La diffusione della caccia alla volpe si ebbe a opera del duca di Beufourt nel 1786 quando tornando da una infruttuosa battuta di caccia al cervo sulle sue terre, il duca si imbattè per caso con la sua muta di cani in una volpe, animale fino ad allora ignorato.
Il
duca e la muta si lanciarono così all'inseguimento
del fulvo animale, saltando siepi, muretti, guadi, ma senza
infine riuscire a catturare il furbo canide.
La volpe
animale territoriale, astuto, svelto, capace perciò
di mettere in difficoltà i suoi inseguitori, divertì
così tanto il duca, che egli abbandonò
definitivamente la caccia al cervo per dedicarsi unicamente
alle volpi.
Fu cosi che l'aristocrazia terriera
Inglese, appassionata di cavalli e amante della campagna,
cominciò ad allevare sempre più mute di
segugi, assoldando un crescente numero di inservienti e
aiutanti, e arrivando infine a selezionare addirittura anche
un tipo di cavallo, l'Hunter, specifico per questo sport.
In
breve tempo i club's di caccia alla volpe si diffusero
sempre più, sbarcando anche tra la nobiltà
Europea nel corso del diciannovesimo secolo.
Queste
nuove società, a differenza dei primi circoli
nobiliari-ricreativi, pur essendo Gentlement's club, si
basavano principalmente sulla passione per l'equitazione, la
campagna e i cavalli.
Circoli insomma frequentati principalmente da quei nobili di tradizione terriera, proprietari di scuderie, o appassionati di equitazione di campagna.
Le prime società per la caccia alla volpe, si sono diffuse in Italia praticamente verso la prima metà del diciannovesimo secolo, quando lord Gorge Stanhope, conte di Chesterfield, e amico del principe Livio Odescalchi, diffuse la pratica di questo sport nella campagna Romana, durante la sua vacanza in Italia.
In ogni caso tutte queste società, club’s, associazioni, o circoli per la caccia alla volpe a cavallo, hanno un comune denominatore, quello cioè di praticare uno sport equestre nel quale si respirano gli storici e intramontabili usi, costumi, stili, della tradizione.
Per approfondimenti www.caccialavolpe.it
Responsabile relazioni esterne
Dr. Alessandro Cordelli.